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Volley femminile, la Igor Novara vuole tornare a scrivere la storia

Si gioca domani la gara di ritorno della finale di Challenge Cup e alle azzurre basterà vincere due set per sollevare il trofeo. Bernardi: "E' la partita più importante"

Cinque anni senza vittorie sono troppi per una società come la Igor Novara e alle porte c'è l'occasione per mettere fine a questo lungo digiuno. Era il 2019 quando la squadra azzurra conquistò la Champions League e da allora i vari assalti ai trofei in palio, Wevza Cup esclusa (trattasi però di un torneo di qualificazione), è andato a vuoto.

Si gioca per la precisione per la Challenge Cup e per le azzurre sono ore di alta tensione: la partita è la finale di ritorno della terza competizione europea (inizio ore 20) e si parte da una base importante. All'andata a Novara Chirichella e compagne hanno vinto per 3-0, il che significa che per sollevare il trofeo sarà necessario vincere con qualunque risultato o aggiudicarsi almeno due set. Una sconfitta per 3-0 o 3-1 rimanderebbe il verdetto al golden set, coda possibilmente da evitare.

Sarà una partita da giocare con il massimo della concentrazione, dimenticando quanto fatto al PalaIgor. Il Nantes ha dimostrato di essere una squadra ostica e sicuramente non partirà sconfitta, benchè chiaramente sfavorita dai pronostici. 

La vigilia del coach

Compito di presentare la sfida spetta a Lorenzo Bernardi: "Il regolamento delle coppe europee fa sì che la gara di ritorno sia sempre quella decisiva, dunque è stato importante vincere da tre punti la gara di andata a Novara ma questo non renderà più semplice la nostra partita di domani. Sappiamo che Nantes può esprimere un ottimo livello di gioco e che ci aspetta una partita combattuta e tirata ma scenderemo in campo per vincere la partita e non per vincere i due set che potrebbero bastarci, perché se così facessimo ci esporremmo a dei pericoli. Mi aspetto una bellissima atmosfera, il palasport sarà sold-out e per quanto l’ambiente potrà essere ostile, sarà bello per noi giocare in una cornice del genere. Come giocatore prima e come allenatore poi ho vissuto tante finali, sarà importante la nostra voglia di goderci questa partita, consapevoli del percorso che abbiamo fatto per conquistarci la possibilità di giocarla, senza stress o pressione di sorta. Nantes ha un ottimo allenatore, che ha costruito un ottimo sistema di gioco specie per quanto riguarda la correlazione muro-difesa; servirà tanta pazienza, non dovremo pensare di chiudere sempre il punto al primo tentativo ma prepararci al contrario a vivere una partita lunga, fatta di tanti scambi lunghi". 

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